Dinamo 3 minuti Notizie, venerdì 2 febbraio 2024 (guarda il video)
La versione finale del Decreto incentivi del Ministero dell’Ambiente presenta alcune sorprese inattese.Sembra che questo decreto escluda dalle comunità energetiche le grandi imprese, e tutti gli impianti pre-esistenti alla loro costituzione. E questo nonostante la normativa nazionale invece lo consenta.
Il problema riguarda il comma 2 dell'articolo 3 del decreto, sui "requisiti per l’accesso agli incentivi".
In pratica il decreto dice che gli incentivi in tariffa sono erogati per la condivisione di energia dai soli impianti che entrano in esercizio dopo la costituzione della comunità energetica.
Inoltre sono escluse completamente dagli incentivi quelle comunità che non prevedono nei loro statuti che la partecipazione come membri delle imprese sia consentita solo alle Piccole e medie Imprese.
Si tratta di una novità assoluta, che contrasta con la normativa nazionale sulle Comunità Energetiche. Una novità apparsa dal nulla, che non era presente nemmeno nell'ultimo testo disponibile del decreto, approvato dall'Unione Europea e mandato alla corte dei Conti, che pensavamo fosse la versione finale, e che diceva che le comunità dovevano essere costituite alla data di presentazione della domanda per gli
incentivi, come peraltro ovvio, senza fare alcun riferimento agli impianti o alle PMI.
Perché il decreto contrasta con la normativa nazionale sulle Comunità Energetiche?
Perché i requisiti di accesso agli incentivi, sono specificate nella normativa nazionale, rappresentata dal Decreto Legislativo 199 del 2021, agli articoli 8, 31 e 32.
In particolare l'articolo 8 specifica che il decreto ministeriale che definisce i meccanismi di incentivazione, deve seguire i seguenti "criteri direttivi": “possono accedere all’incentivo gli impianti a fonti rinnovabili che hanno singolarmente una potenza non superiore a 1 MW e che entrano in esercizio in data successiva a quella di entrata in vigore del presente decreto”, cioè dopo il 15 dicembre 2021.
Il Decreto pubblicato dal Ministro Pichetto non rispetta questi criteri.
Per quanto riguarda le grandi imprese, la legge non consente che abbiano poteri di controllo delle comunità, ma non ne vieta la partecipazione come membri.
Guarda il video della notizia.
Nessun commento:
Posta un commento