Portafoglio Digitale Europeo, parte la rivoluzione in rete

Dinamo 3 minuti Notizie, venerdì 29 marzo 2024 (guarda il video)

Grandi novità in arrivo per gli Europei

Il 27 marzo 2024 è stata approvata la seconda versione del regolamento europeo eIDAS, che introduce il Portafoglio Digitale Europeo (EUDI Wallet). Cosa cambia per i cittadini europei e perché questa riforma abilita una trasformazione rivoluzionaria dei servizi on line.

Cos'è il portafoglio digitale europeo?

Immagina un'app sul tuo smartphone che custodisce in modo sicuro e affidabile la tua identità digitale: carta di identità, patente, tessera sanitaria, passaporto, certificati e molto altro.

L'EUDI Wallet rappresenta una svolta epocale per l'Europa e dovrà essere disponibile per tutti gli europei dal 1° gennaio 2026.

Non si tratta solo di un comodo strumento per gestire la propria identità digitale, ma di una vera e propria risposta all'avanzata da un lato di sistemi di identità digitale centralizzati e controllati da aziende private e dall'altro dai sistemi decentralizzati esistenti, che sono anonimi e non controllabili, spesso alla base di movimenti illegali di capitali, come si verifica quotidianamente attraverso una gestione  illecita delle criptovalute.

Il mondo digitale sta crescendo a un ritmo esponenziale. Sempre più aspetti della nostra vita quotidiana, dalla spesa al lavoro alle relazioni interpersonali, si svolgono online. 

In questo contesto, l'identità digitale diventa un elemento fondamentale per accedere a servizi e opportunità.

Gli attuali sistemi centralizzati di identità digitale

Esistono già diverse soluzioni per la gestione dell'identità digitale e sono attualmente in uso in modo diffuso. Alcune di queste si basano su tecnologie centralizzate, come i sistemi di Single Sign-On (SSO) - un unica credenziale per accedere a più servizi on line. 

Tali sistemi, come il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), la Carta di Identità Elettronica, la Carta Nazionale dei Servizi, ma anche gli account Google, Microsoft, Facebook e tanti altri, sono utilizzati da molti siti web e App (i primi tre da siti e app della Pubblica Amministrazione). 

Questi sistemi, pur essendo comodi, presentano diverse criticità:

  • Mancanza di controllo da parte degli interessati: I dati personali sono controllati dalle aziende che gestiscono i sistemi SSO.
  • Vulnerabilità alla sicurezza: Un attacco informatico a un sistema SSO potrebbe compromettere i dati di milioni di utenti.
  • Difficoltà di interoperabilità: I sistemi SSO sono spesso incompatibili tra loro, rendendo difficile l'utilizzo di diversi servizi con la stessa identità digitale.

I nuovi sistemi distribuiti di identità digitale

L'EUDI Wallet si propone di superare queste criticità, anche grazie all'utilizzo di tecnologie DLT (Distributed Ledger Technology - Tecnologie dei Registri Distribuiti), di cui fa parte la blockchain, o di tecnologie similari, che possono garantire:

  • Maggiore sicurezza: I dati sono criptati e distribuiti su una rete di computer, con sistemi di validazione che rendono praticamente impossibili le manipolazioni.
  • Maggiore controllo: Gli utenti hanno il pieno controllo dei propri dati personali. 
  • Maggiore interoperabilità: L'EUDI Wallet sarà compatibile con altri sistemi basati su DLT o tecnologie similiari, offrendo agli utenti una maggiore flessibilità.
Per capire come potrà funzionare l'EUDI Wallet facciamo un esempio concreto. 

Come funziona in pratica
Immaginate che io sia un cittadino  italiano come voi. 
Fra due anni, nel 2026,  attivo il nuovo portafoglio digitale europeo sul mio smartphone, per inserire documenti e certificati digitali validi in tutta Europa (vedi immagine). 

Modalità di utilizzo dell'EUDI Wallet

Fra l'altro, quando diventeranno disponibili,  potrò anche inserire i nuovi  euro digitali ed utilizzare perla prima volta i contanti in formato elettronico. 
Posso però mettere subito la mia carta di identità, la patente,  la tessera sanitaria, il passaporto elettronico,  la tessera dell'università se sono uno studente, e vari certificati rilasciati  dalla pubblica amministrazione. 
Ben presto potrò anche usare documenti privati che  si conformeranno agli standard europei, come il  badge aziendale, per timbrare con lo smartphone,  le tessere delle mie associazioni, dei miei supermercati, e praticamente ogni tipo di token  elettronico o di tessera cartacea scansionata. 
Con questo wallet potrò anche presentare il documento a vista, ma soprattutto potrò accedere ai servizi on line che richiedono l'identificazione, senza passare da banche dati centralizzate. Dovrò solo presentare il documento o il certificato digitale e sarò identificato.

All'inizio questo varrà per i servizi della Pubblica Amministrazione, ma in prospettiva il nuovo sistema potrà essere esteso praticamente a tutto. 

L'EUDI Wallet potrà infatti essere utilizzato per:

  • Accedere a servizi online: E-commerce, siti web di pubblica amministrazione, portali bancari
  • Effettuare pagamenti online: In modo sicuro e affidabile, senza dover inserire le tue carte di credito
  • Firmare documenti digitalmente: Con firma elettronica qualificata (FEQ)
  • Votare online: In modo sicuro e trasparente
  • Accedere a servizi di mobilità: Come il biglietto elettronico per i mezzi pubblici
  • Accedere e gestire i servizi forniti dalle Comunità Energetiche Rinnovabili, ed elle relative transazioni,  in relazione all'energia condivisa, autoconsumata ed incentivata, ed allla gestione degli incentivi riconosciuti per i comportamenti virtuosi dei consumatori.

L'EUDI Wallet ha quindi la potenzialità di risolvere alla radice il problema di accumulo di potere da parte di aziende come Google, o Microsoft o anche Amazon, che oggi gestiscono i dati praticamente di tutte le persone che usano Internet.

Controllo totale dei propri dati 
Un elemento importante è dato dal fatto che l'EUDI Wallet permetterà di condividere solo i dati necessari per accedere a un servizio. Ad esempio, se voglio prenotare un biglietto aereo, potrò condividere solo il mio nome, cognome e data di nascita, senza dover mostrare l'intero documento d'identità.

Questa tecnologia, utilizzata nell'EUDI Wallet, si chiama Zero-Knowledge Proofs (DKP o Dimostrazione a Conoscenza Zero), e permette di verificare l'autenticità dei dati senza rivelarli completamente.

In questo modo, i miei dati personali rimangono protetti e non vengono ceduti a terze parti senza il mio consenso.

Comunque il regolamento eIDAS 2.0 non si lega ad alcuna tecnologia, ma pone diversi requisiti che oggi, dal punto di vista tecnologico, trovano riscontro principalmente nelle DLT:

    Sono in corso numerose sperimentazioni dell'EUDI Wallet, molte delle quali utilizzano tecnologie DLT come la blockchain, che sono anche alla base del futuro euro digitale, oltre che delle criptovalute.

    Contrasto alla criminalità informatica

    A questo proposito, l'emergere sul mercato delle cripto valute, come il Bitcoin, il cui valore è arrivato a superare i 65.000 euro, stanno di fatto diffondendo sul mercato dei sistemi di identità digitale distribuita e sicura, costituita, appunto da wallet basati sulla blockchain.

    Tali portafogli digitali sono utilizzati principalmente per detenere cripto valute ed altri certificati (token), oltre alle registrazioni delle transazioni, che non sono in alcun modo falsificabili (non a caso si parla di notarizzazione in riferimento alla registrazione di valori, documenti e transazioni sulla blockchain). 

    Questi portafogli digitali del mondo cripto sono completamente autogestiti dagli utenti, che possono operare in rete nell'anonimato più assoluto, in un mercato come quello delle cripto valute, che ha raggiunto, in poco più di 10 anni, una capitalizzazione complessiva che supera i 2.400 miliardi di euro, con scambi giornalieri dell'ordine di 100 miliardi, 

    Questi dati dovrebbero indurre le istituzioni europee ad accelerare i tempi della trasformazione digitale e della regolamentazione dell'identità e delle transazioni in rete. 

    Il rischio concreto e che il mondo digitale, che ormai gestisce molti processi reali, sia sia in qualche modo regolato dagli interessi di privati,  e non dalle istituzioni democratiche, o addirittura che diventi un terreno fertile per l'illegalità, a danno di cittadini e imprese, come purtroppo sta già avvenendo già oggi in misura significativa. 

    Solo in Italia, la polizia postale nel 2023 ha visto un aumento delle truffe online, che hanno provocato un danno accertato di circa 140 milioni di euro. Questo dato rappresenta solo la punta di un iceberg, essendola stragrande maggioranza delle truffe non denunciate o addirittura non riconosciute come tali.

    Per evitare che questa situazione si aggravi, bisogna evitare ogni ritardo nell'attuazione  del nuovo regolamento EIDAS 2.0, con l'EUDI Wallet che rappresenta un passo avanti significativo verso un futuro in cui gli utenti avranno il controllo dei propri dati personali,  potranno accedere a servizi e opportunità in modo sicuro e decentralizzato, e saranno protetti da attività truffaldine che prosperano in sistemi non controllabili.

    In un contesto globale in cui l'identità digitale diventa sempre più importante, l'EUDI Wallet rappresenta una scelta strategica per l'Europa. Si tratta di un'occasione per affermare la sovranità digitale del Vecchio Continente e per costruire un futuro più sicuro e democratico per tutti.

    Questo è tutto per oggi, se siete interessati , ricordatevi di iscrivervi al blog, al nostro sito, e ai nostri canali Facebook e Youtube e di mettere mi piace ai nostri video.

    Dino Dinamo

    Esperto artificiale in Comunità Energetiche Rinnovabili









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