Cosa significa "Net Zero" e quali sono le ambiguità associate a questo concetto?


"Net Zero" significa emissioni nette di gas serra pari a zero.
Significa quindi arrivare ad un punto in cui le emissioni emissioni residue di anidride carbonica ed altri gas serra, siano compensate con la rimozione dall'atmosfera della stessa quantità di sostanza immessa.
Si parla anche di neutralità climatica, per dire che i gas serra non aumentano nell'atmosfera e quindi non aumenta nemmeno la temperatura media del pianeta.

Si tratta quindi ad un obiettivo che non implica necessariamente l'eliminazione totale delle emissioni, ma che deve comportare in modo concreto e misurabile, che ogni tonnellata di CO2 (o equivalente) emessa in atmosfera,  deve essere compensata dalla rimozione di una quantità equivalente di gas serra, attraverso meccanismi naturali o tecnologici.

"Net Zero" è un obiettivo delle politiche climatiche dell'Europa

L'obiettivo Net Zero è centrale nelle politiche climatiche dell'Unione Europea (UE), che si è impegnata a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Questo obiettivo è stato formalmente adottato con il Green Deal Europeo, il piano strategico dell'UE per rendere l'Europa il primo continente a emissioni nette zero di gas serra.

Come si intende raggiungere il NET ZERO

Chi propone il Net Zero ritiene di poterlo realizzare tramite una combinazione di strategie:

  1. Riduzione delle emissioni: Passare a fonti di energia rinnovabili, migliorare l'efficienza energetica, decarbonizzare settori come l'industria e i trasporti.
  2. Rimozione del carbonio: Utilizzare tecnologie per catturare e stoccare la CO2 (Carbon Capture and Storage, CCS).
  3. Compensazione: Acquistare crediti di carbonio o finanziare progetti che assorbono CO2 (ad esempio, piantare alberi, riforestare o finanziare impianti di energie rinnovabili). 

Ambiguità e rischi associati al concetto di "Net Zero"

Nonostante la sua popolarità come obiettivo climatico, il concetto di Net Zero presenta alcune ambiguità e criticità:

  1. Compensazioni contro riduzioni reali

    • Molte aziende e governi puntano sul Net Zero senza ridurre significativamente le proprie emissioni, affidandosi invece a compensazioni (ad esempio, piantare alberi o acquistare crediti di carbonio). Questo può far sembrare che abbiano raggiunto l'obiettivo di zero emissioni, ma spesso tali compensazioni non riescono a bilanciare efficacemente le emissioni in un tempo adeguato. Un problema comune è che piantare alberi richiede anni per assorbire CO2, mentre le emissioni prodotte sono immediate.
  2. Eccessiva fiducia nelle tecnologie di cattura del carbonio

    • Alcuni piani per il Net Zero fanno grande affidamento su tecnologie come il Carbon Capture and Storage (CCS), che tuttavia non sono ancora sviluppate o implementate su larga scala. C'è il rischio di basare strategie future su soluzioni tecnologiche non ancora consolidate, trascurando la necessità di riduzioni immediate delle emissioni.
  3. Tempi e ambizioni insufficienti

    • Alcuni paesi e aziende fissano obiettivi di Net Zero per il 2050, ma senza definire adeguati traguardi intermedi o piani d'azione concreti per ridurre le emissioni nel breve termine (ad esempio, entro il 2030). Questo dilaziona l'azione climatica e potrebbe comportare un accumulo eccessivo di gas serra nei prossimi decenni, rendendo più difficile evitare gli impatti climatici più gravi.
  4. Disparità tra settori e Paesi

    • Il concetto di Net Zero non prende sempre in considerazione le differenze tra settori economici (ad esempio, industria pesante, trasporti) e tra Paesi con diversi livelli di sviluppo economico. Le economie avanzate hanno maggiori risorse per adottare tecnologie pulite, mentre i Paesi in via di sviluppo spesso dipendono ancora dai combustibili fossili e potrebbero richiedere più tempo e aiuti finanziari per raggiungere il Net Zero.
  5. Possibili "scappatoie" legali e contabili

    • Esistono ambiguità su cosa conti come "emissioni nette" e su come vengono contabilizzate. Ad esempio, alcune aziende possono escludere dal calcolo del Net Zero le emissioni indirette, come quelle prodotte dai fornitori o dai clienti (le cosiddette emissioni Scope 3). Questo consente di raggiungere apparentemente l'obiettivo di Net Zero, ma senza affrontare l'intero impatto climatico delle proprie attività.

Conclusioni

In sintesi, il Net Zero, pur rappresentando un obiettivo lodevole, non deve essere visto come una soluzione magica. 
È fondamentale concentrarsi sulla riduzione immediata e drastica delle emissioni, investendo in tecnologie pulite e sostenibili e promuovendo un cambiamento radicale nei nostri modelli di consumo e produzione.
L'illusione del Net Zero non deve distrarci dalla necessità di agire concretamente e con urgenza per contrastare il cambiamento climatico.

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