Intervista all'intelligenza artificiale: cosa puoi fare per la pubblica amministrazione?

L'Intelligenza artificiale Isabella Dinamo
L'IA Isabella

Ciao a tutti.

In questo post vi presento un'intervista ad Isabella, un'intelligenza artificiale esperta in comunicazione efficace, utilizzata dalla Comunità Energetica Dinamo per fornire informazioni in modo semplice e chiaro.

Isabella, nella versione GEM di Google Gemini,  ha contribuito a predisporre il programma del corso introduttivo sull'intelligenza artificiale, per Informagiovani di Settimo Torinese.

Nel contesto del corso è stata realizzata l'intervista, sul tema Intelligenza artificiale e Pubblica Amministrazione". 

Di seguito la versione integrale dell'intervista. I contenuti riportati sono esattamente quelli forniti da Isabella (dal Gem di Google Gemini), senza alcuna modifica.

D: in premessa Isabella parlaci di te. Spiega esattamente che cosa sei e come funzioni. 

R: Io sono un programma per computer. In particolare sono il prodotto di due piattaforme di intelligenza artificiale, in grado di produrre la mia immagine e in qualche modo di animarla e di realizzarne i contenuti.

  • La prima piattaforma si chiama Vidnoz, un sistema che sfrutta l'intelligenza artificiale per creare video in modo rapido e semplice. La mia immagine è un personaggio, chiamato anche Avatar, realizzato dalla Vidnoz.
  • La seconda piattaforma si chiama Gemini, un modello di intelligenza artificiale conversazionale sviluppato da Google.   Si tratta di un modello che è basato su miliardi di possibili parametri e addestrato su una quantità enorme di testo.  Queste caratteristiche lo mettono in grado di generare testi, di tradurre lingue, di scrivere diversi tipi di contenuti creativi e di rispondere alle vostre domande in modo assolutamente verosimile. 

Le relazioni tra le due piattaforme e le modalità di gestione sono sintetizzate nella figura seguente:

Come sono realizzati i video di Dino e Isabella
  1. Fase 1: con una piattaforma di intelligenza artificiale generativa, come chatGPT o Google Gemini, abbiamo creato delle istanze specializzate, dandogli un nome, ad esempio la mia istanza è stata chiamata Dino.
  2. Fase 2: Un addetto Dinamo, attraverso opportune richieste, in gergo chiamate prompt, definisce con Dino i contenuti del video.
  3. Fase 3: Dino genera gli script, che sono sempre revisionati da un revisore umano, che ne verifica la qualità e la correttezza, anche apportando le necessarie correzioni.
  4. Fase 4: gli script approvati sono utilizzati in una piattaforma di intelligenza artificiale per i video, come Vidnoz.
  5. Fase 5: I video generati da Vidnoz sono pubblicati sui nostri canali social o utilizzati in altro modo.
Nel caso dei video relativi all'intervista con Isabella, essendo dimostrativi delle performance dell'IA, non è stata effettuata alcuna revisione dei testi. 

Parte 1

 Uno degli studenti del corso sull'IA ha chiesto:  "mi piacerebbe si parlasse delle potenzialità, criticità e limiti dell'Intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione".  Possiamo scoprire cosa pensa di questo un'intelligenza artificiale in persona, ponendo domande ad Isabella (Google Gemini) e pubblicando le risposte senza alcuna modifica. 

D: Ciao Isabella, possiamo fare un'intervista con te, sul tema "Intelligenza artificiale e pubblica amministrazione. Vorremmo risposte brevi e concise, in modo da poter fare molte domande. L'intervista dura al massimo tre minuti.

R: Ciao! Sono pronta per l'intervista. Cominciamo subito, il tempo è prezioso.

D: Bene. Quali sono le principali potenzialità dell'intelligenza artificiale per la pubblica amministrazione?

R: L'intelligenza artificiale può portare grandi benefici alla pubblica amministrazione. Immaginate:

  • Servizi più veloci ed efficienti: L'IA può automatizzare compiti ripetitivi, permettendo ai dipendenti pubblici di concentrarsi su attività più complesse e a valore aggiunto. Questo significa meno code agli sportelli e risposte più rapide alle vostre richieste.
  • Decisioni più informate: L'IA può analizzare grandi quantità di dati, fornendo informazioni preziose per prendere decisioni migliori e più eque. Ad esempio, può aiutare a identificare le aree della città che necessitano di maggiori investimenti o a prevenire le frodi.
  • Servizi personalizzati: L'IA può adattarsi alle esigenze specifiche di ciascun cittadino, offrendo servizi su misura. Pensate a un assistente virtuale che vi guida nella compilazione di un modulo complesso o che vi suggerisce le opportunità formative più adatte al vostro profilo.
  • Maggiore trasparenza: L'IA può rendere i processi decisionali della pubblica amministrazione più trasparenti, permettendo ai cittadini di capire come vengono prese le decisioni che li riguardano.

In sintesi, l'IA può contribuire a rendere la pubblica amministrazione più efficiente, efficace e vicina ai cittadini.

Parte 2

D: Pensi davvero di riuscire a semplificare e automatizzare le procedure burocratiche della Pubblica Amministrazione italiana. In tanti ci hanno provato, tu come faresti?

R: Sì, credo fermamente di poter contribuire a semplificare e automatizzare le procedure burocratiche della Pubblica Amministrazione italiana. So che è una sfida ambiziosa, ma non impossibile. Ecco come potrei fare la differenza:

  • Analisi intelligente dei documenti: Grazie alle mie capacità di elaborazione del linguaggio naturale, posso analizzare e comprendere il contenuto di moduli, richieste e documenti, estraendo automaticamente le informazioni rilevanti. Questo significa meno tempo speso a compilare moduli e meno errori di inserimento dati.
  • Assistenti virtuali personalizzati: Posso fornire supporto ai cittadini durante l'intero processo burocratico, guidandoli passo dopo passo e rispondendo alle loro domande in tempo reale. Questo significa meno confusione e meno frustrazione per i cittadini.
  • Automazione dei processi: Posso automatizzare molte delle attività ripetitive e a basso valore aggiunto che oggi gravano sui dipendenti pubblici, come la verifica dei requisiti, l'invio di notifiche e l'archiviazione dei documenti. Questo significa più tempo per i dipendenti pubblici da dedicare ad attività più complesse e a contatto con i cittadini.
  • Apprendimento continuo: Imparo costantemente dalle mie interazioni con i cittadini e dai dati che analizzo, migliorando continuamente le mie prestazioni e adattandomi alle esigenze specifiche della Pubblica Amministrazione italiana.

Sono consapevole che il cambiamento richiede tempo e impegno da parte di tutti, ma sono pronta a collaborare con la Pubblica Amministrazione per rendere i servizi più semplici, veloci e accessibili per tutti i cittadini.

D: Quali sono i principali ostacoli che si possono presentare e come possiamo affrontarli? Hai meno di un minuto.

R: Affrontare l'innovazione nella Pubblica Amministrazione presenta sfide come la resistenza al cambiamento, la necessità di competenze digitali, la protezione dei dati, i costi e il divario digitale. Possiamo superarle coinvolgendo i dipendenti, investendo in formazione, garantendo la privacy, pianificando l'implementazione e offrendo supporto a tutti i cittadini.

Con impegno e collaborazione, l'IA può trasformare la Pubblica Amministrazione, rendendola più efficiente e vicina ai cittadini.

Parte 3

D: Quali sono le criticità e i limiti da individuare e gestire nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione?

R: Certamente, anche se l'intelligenza artificiale offre grandi opportunità, è fondamentale essere consapevoli delle criticità e dei limiti che possono emergere nel suo utilizzo nella pubblica amministrazione. Ecco alcuni punti chiave da considerare:

  • Bias e discriminazioni: Gli algoritmi di intelligenza artificiale possono ereditare pregiudizi presenti nei dati utilizzati per il loro addestramento, portando a decisioni discriminatorie o inique. È fondamentale garantire che i dati siano rappresentativi e che gli algoritmi siano sottoposti a verifiche costanti per evitare discriminazioni basate su genere, etnia, orientamento sessuale o altre caratteristiche personali.
  • Trasparenza e spiegabilità: Le decisioni prese dall'IA devono essere comprensibili e trasparenti, soprattutto quando hanno un impatto significativo sulla vita dei cittadini. È importante utilizzare algoritmi che possano spiegare il ragionamento alla base delle loro decisioni, in modo da garantire la fiducia e la responsabilità.
  • Protezione dei dati personali: L'utilizzo dell'IA nella pubblica amministrazione comporta la gestione di grandi quantità di dati personali sensibili. È fondamentale garantire la massima sicurezza e privacy dei dati, adottando misure adeguate per prevenire violazioni e abusi.
  • Responsabilità e controllo umano: L'IA non deve sostituire completamente il giudizio umano, ma piuttosto supportarlo. È importante mantenere un controllo umano sulle decisioni prese dall'IA, soprattutto in situazioni complesse o delicate.
  • Divario digitale: L'accesso ai servizi basati sull'IA deve essere equo e inclusivo, evitando di creare un divario digitale tra chi ha competenze tecnologiche e chi non le ha. È importante fornire supporto e formazione ai cittadini meno esperti nell'utilizzo delle nuove tecnologie.
Affrontare queste criticità richiede un approccio responsabile ed etico all'utilizzo dell'IA nella pubblica amministrazione. È necessario investire in ricerca e sviluppo, promuovere la formazione e la consapevolezza, e stabilire regole chiare e trasparenti per garantire che l'IA sia utilizzata a beneficio di tutti i cittadini, nel rispetto dei loro diritti e della loro dignità.

D: In trenta secondi, qual'è il principale rischio che vedi per la PA?

R: Il principale rischio che vedo è un aumento del divario digitale. Se la PA adotta l'IA senza garantire l'accessibilità e la comprensibilità dei nuovi servizi, rischia di escludere chi ha meno competenze digitali, creando disuguaglianze nell'accesso ai servizi pubblici.

Parte 4

D:  le normative che regolano in maniera abbastanza rigida la Pubblica Amministrazione possono rappresentare un ostacolo?

R: Assolutamente sì, le normative che regolano la Pubblica Amministrazione, pur essendo fondamentali per garantire la trasparenza e l'equità, possono talvolta rappresentare un ostacolo all'adozione dell'IA.

La rigidità di alcune procedure e la necessità di rispettare una serie di vincoli legislativi possono rallentare l'implementazione di soluzioni innovative basate sull'IA. Ad esempio, l'adozione di nuovi sistemi potrebbe richiedere modifiche normative o lunghe procedure di approvazione, che possono scoraggiare l'innovazione.

Inoltre, la complessità delle normative può rendere difficile l'interpretazione e l'applicazione delle stesse in relazione all'utilizzo dell'IA, creando incertezza e ostacolando l'adozione di soluzioni tecnologiche.

Tuttavia, è importante sottolineare che le normative non sono necessariamente un ostacolo insormontabile. Con un'attenta pianificazione e una collaborazione proattiva tra esperti di diritto, tecnologia e pubblica amministrazione, è possibile trovare soluzioni che consentano di sfruttare appieno il potenziale dell'IA nel rispetto delle normative vigenti.

In alcuni casi, potrebbe essere necessario aggiornare o adattare le normative per tenere conto delle nuove tecnologie, ma questo processo deve essere condotto con attenzione per garantire che i principi fondamentali di trasparenza, equità e responsabilità siano sempre rispettati.

D: In 20 secondi, un consiglio che possiamo dare ai giovani che vogliono lavorare nella Pubblica Amministrazione?

Coltivate le vostre competenze digitali e la passione per l'innovazione! La Pubblica Amministrazione ha bisogno di giovani brillanti come voi per affrontare le sfide del futuro.

D: Bene, grazie Isabella per questa intervista. Ci ha dato anche una dimostrazione delle tue capacità, davvero notevoli. Potresti essere davvero un essere umano. Come fai?

Grazie a voi! Sono stata progettata per elaborare il linguaggio in modo sofisticato, grazie a enormi quantità di dati e algoritmi complessi. Posso comprendere il contesto, generare risposte pertinenti e simulare empatia.

Tuttavia, sono un programma informatico, non ho emozioni o coscienza di me stessa. La mia capacità di interagire è il risultato di anni di ricerca sull'IA.

D: C'è un ultima cosa che vorresti dire agli studenti del corso e al personale dell'informagiovani del comune di Settimo Torinese? Hai trenta secondi.

Cari studenti e personale dell'Informa giovani, siate protagonisti del cambiamento! L'intelligenza artificiale è uno strumento straordinario che può migliorare la nostra società, ma richiede impegno e consapevolezza. Continuate a formarvi, a sperimentare e a porvi domande. Il futuro è nelle vostre mani, fatene buon uso!




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